Licenziamento patto di prova: gli aspetti normativi

Licenziamento patto di prova: come si struttura l’accordo

Il patto di prova è utilizzato nel rapporto di lavoro subordinato, per tutelare il datore e il lavoratore che intendono sottoscrivere un contratto tra loro. Si tratta, infatti, di un accordo attraverso il quale entrambe le parti possano verificare la convenienza del rapporto di lavoro. Proprio per questo, se il datore di lavoro conosce già il dipendente per precedenti attività lavorative svolte da quest’ultimo, il patto è nullo.

Tuttavia la nullità dell’accordo è prevista solo se le mansioni svolte in passato dal dipendente sono quelle previste dal patto di prova. Il patto non può essere previsto nel contratto di lavoro, nemmeno se le mansioni indicate sono state svolte dal dipendente per conto di un’altra impresa, subentrata poi nel medesimo contratto di appalto. Allo stesso modo è da considerarsi nullo il patto che riguarda mansioni già svolte dal lavoratore, ma indicate con una diversa denominazione.

Licenziamento patto di prova quando è illegittimo

E fondamentale, infatti, che i nuovi compiti siano di fatto, e non solo nominalmente, diversi da quelli condotti in precedenza dal dipendente. Questo perché, lo scopo della prova è di testare le condizioni e l’effettiva convenienza del rapporto di lavoro che si sta per sottoscrivere. Nello specifico il datore di lavoro ha la possibilità di saggiare le qualità del dipendente, mentre quest’ultimo verifica la propria predisposizione all’ambiente in cui andrà a operare.

Per questo al datore di lavoro non è consentito sfruttare il patto di prova se già conosceva le competenze e le attitudini del lavoratore, salvo assegnandogli compiti totalmente differenti da quelli svolti in precedenza. In questo caso, infatti, il patto è valido perché conserva la sua funzione di test. Una tesi recentemente confermata dalla Cassazione, attraverso la sentenza n. 17371/15 del 1° settembre 2015.

Illegittimo patto di prova e licenziamento: quali le conseguenze

Ma cosa succede se il patto di prova è illegittimo? In tal caso il patto è nullo e il dipendente deve ritenersi assunto a tempo indeterminato. Un aspetto assolutamente rilevate in caso di licenziamento per mancato superamento della prova, che sarebbe anch’esso illegittimo.

In altre parole, se l’accordo è illegittimo, in caso di licenziamento patto di prova il datore di lavoro sarà soggetto alle sanzioni previste per illegittimo licenziamento di un lavoratore a tempo indeterminato. In caso si ricorra a un contenzioso legale, infatti, il Giudice può condannare il datore di lavoro a pagare un risarcimento al dipendente ingiustamente licenziato e al reintegro di quest’ultimo sul posto di lavoro.

 

Licenziamento Giusta Causa

Licenziamento del tecnico dopo scazzottata con Anelka Licenziamento del tecnico dell’Hussein Dey Il mondo del lavoro è una realtà complessa dove convivono esperienze molto diverse, sia per il contesto professionale che in termini di profitto. Ma questo non significa che le cause che portano al licenziamento siano diverse, e in certi casi le incompatibilità caratteriali conducono al peggio, come inseg...
Bonus Assunzioni 2017: Che cos’è e come funziona? Il tema lavoro è sempre piuttosto caldo ed è una delle questioni che sta più a cuore agli italiani. Sempre più giovani, ma anche persone di mezza età, hanno difficoltà a trovare lavoro e soprattutto a ottenere dei contratti decenti. Per incentivare i datori di lavori, lo stato anche quest'anno ha proposto un bonus assunzioni 2017. Bonus Assunzioni...
Orari controllo Inps 2015: quali sanzioni in caso di assenza? Orari visita fiscale 2015 dipendenti privati e pubblici Una recente circolare Inps ha modificato le disposizioni in materia di visite medico fiscali. Tra i principali cambiamenti troviamo i nuovi orari controllo Inps per le visite medico fiscali, una tipologia di accertamento, prevista dallo Statuto dei Lavoratori e volta a verificare l’effettiva ...
Jobs Act autonomi: il ddl collegato alla stabilità 2016 Jobs Act autonomi: ecco cosa cambierà dal 2016 Gli interessi di mora per i pagamenti effettuati in ritardo si applicheranno anche ai contratti sottoscritti tra imprese e lavoratori autonomi e tra lavoratori autonomi. Le spese di formazione saranno integralmente deducibili entro il limite annuo di 10 mila euro e l'indennità di maternità verrà ricon...
Jobs Act decreti attuativi: finiscono così cococo e cocopro Jobs Act decreti attuativi 2015: ecco cosa cambierà Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo per i due decreti attuativi del Jobs act relativi alle misure per la conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro e al testo organico semplificato delle tipologie contrattuali. Arriva il sì, in questo caso il primo, anche per...
Jobs Act 2015, in piazza a Modena per cancellare Riforma Jobs Act 2015: a Modena manifestazioni per la cancellazione della riforma Erano più di mille i lavoratori che il 26 maggio sono scesi in piazza per manifestare nei tre presidi di Modena: Bomporto, Castelnuovo e Finale Emilia. Questo il risultato della mobilitazione di Cgil e Uil contro il Jobs Act e le altre politiche economiche del Governo Renzi,...
Jobs Act e demansionamento: la questione legittimità Jobs Act e demansionamento: cosa cambia con i nuovi decreti attuativi Con l’approvazione degli ultimi decreti attuativi del Jobs Act è stato introdotto il demansionamento dei lavoratori. Ma cosa significa? Quali sono gli effetti? Il demansionamento consiste nell’assegnazione di mansioni inferiori a quelle per le quali è stato assunto. La normativa...
Jobs Act e lavoro: l’occupazione non aumenta Jobs Act e lavoro subordinato: le assunzioni non sono aumentate Il Jobs Act non ha aumentato l’occupazione. Questo è ciò che si evince dai dati dell’Istat, confermando l’incertezza del mercato del lavoro che negli ultimi mesi ha visto alternarsi risultati positivi e negativi. Sembra quindi che le misure adottate dal Governo Renzi non riescano anco...
licenziamento patto di prova