I lavoratori pubblici si ammalano più spesso di quelli assunti nel settore privato, ma perdono meno giorni di lavoro. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Cgia di Mestre. Nel 2012, infatti, ultimo anno per cui si hanno a disposizione dati, i giorni di malattia registrati tra i dipendenti pubblici sono stati in media 2,62 a testa, mentre per i dipendenti privati sono mediamente 2,08 a persona.
Nel complesso sono stati 6 milioni i dipendenti italiani che hanno utilizzato almeno un giorno di malattia nel 2012. In media si stima che ogni lavoratore si è ammalato 2,23 volte ed è rimasto a casa 17,71 giorni in un anno. In totale si tratta di quasi 106 milioni di giorni di malattia in un solo anno.
Oltre alla Cgia, anche l’Inps ha pubblicato uno studio in merito alle presenze dei lavoratori. Secondo l’istituto previdenziale, nel 2013 sono stati trasmessi oltre 11 milioni di certificati medici per i dipendenti del settore privato e più di 5 milioni per quelli della pubblica amministrazione.
Per gli assunti del settore privato il numero dei certificati è pressoché uguale a quelli del 2012 (si registra un aumento di appena l’1%), mentre per la pubblica amministrazione è stato rilevato un incremento complessivo del 9,2%.
Sempre stando a quanto reso noto dall’Inps, se si confrontano le serie mensili dei certificati trasmessi, emerge che nel settore privato l’andamento del triennio 2011-2013 è piuttosto stabile, mentre nel pubblico, per lo stesso periodo, le assenze tendono ad aumentare nel tempo.