Come Licenziarsi? 3 consigli utili per non correre rischi

Lasciare il posto di lavoro non significa necessariamente bruciare i rapporti e tagliare i ponti con il proprio capo e i colleghi, anche se, di solito, tra i motivi scatenanti vi sono mobbing o situazioni lavorative pessime. Tuttavia, ecco alcuni utili consigli per capire come licenziarsi senza correre rischi e senza fare passi falsi.

Come Licenziarsi dal Lavoro: 3 consigli utili

Le motivazioni che possono spingere un dipendente dal dare le dimissioni dal posto di lavoro sono molteplici. In linea generale, possono essere di due tipi:

  • dimissioni personali poiché legate all’ambito famigliare, ad esempio un imminente trasferimento in un’altra regione, al cambio di lavoro o per motivi di salute;
  • dimissioni per giusta causa, dovute a una situazione lavorativa che, divenuta insostenibile, porta il lavoratore, a non poter più proseguire in modo sereno il lavoro, neanche temporaneamente. Le motivazioni possono essere diverse: dal mancato pagamento della retribuzione all’aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro, dalle modificazioni  (in peggio) delle mansioni al mobbing, dallo spostamento da una sede all’altra senza una reale motivazione fino al comportamento ingiurioso del capo ecc…

Detto questo, vediamo tre consigli utili per lasciare il posto di lavoro in modo tranquillo e sereno.

1.Valutare il rischio e le opportunità

Se si sta prendendo in considerazione l’idea di cambiare lavoro ci saranno dei motivi validi, tuttavia, prima di prendere qualunque decisione è necessario capire e interrogarsi su quanto siano validi. Facendo ciò non bisogna imporsi di tornare sui propri passi rimanendo in un luogo che non ci motiva o non ci soddisfa intellettualmente, ma significa valutare in modo analitico e puntuale i rischi e le future opportunità di carriera.

Uno dei rischi maggiori sta non solo nella ricerca (a volte piuttosto lunga e non facile) di un nuovo impiego, ma anche nel dispendio economico che il cambio di lavoro può comportare, infatti il mestiere dei propri sogni potrebbe non essere lì ad aspettarci nel momento in cui siamo disponibili. Questa riflessione è particolarmente importante per chi ha determinate spese da pagare (un mutuo o altro).

2.Non smettere di lavorare dopo il preavviso

A mano a mano che si avvicina il termine del rapporto di lavoro, si ha chiaramente la sensazione di essere più liberi. Questo non significa però che bisogna smettere di lavorare o svolgere le proprie mansioni in modo superficiale o poco professionale.  Un atteggiamento del genere è eticamente scorretto.

É chiaro che sicuramente risulta più difficile rimanere concentrati sugli obiettivi a lungo termine di un progetto, dato che, nel giro di pochi giorni non ci riguarderà più. Quindi per ovviare a tutto ciò è possibile suddividere il lavoro restante in obiettivi a breve termine legando i risultati a delle scadenze precise. Inoltre è ‘importante mantenere la comunicazione con la direzione e i collaboratori fino alla fine.

3.Cancellare ogni propria traccia

Prima di andare via in modo definitivo dall’ufficio è necessario ripulire la propria postazione di lavoro da qualunque cosa (anche i file personali nel pc!). Attenzione a non toccare dati aziendali sensibili o buttare documenti ancora importanti per l’azienda.

 

Licenziamento Giusta Causa

Licenziamento discriminatorio Che cos'è licenziamento discriminatorio Il licenziamento discriminatorio è la cessazione del rapporto di lavoro per motivi contrari ai diritti fondamentali dell’uomo garantiti dalla Costituzione. Si tratta quindi di un licenziamento illegittimo poiché le ragioni che stanno alla base della recessione dal contratto di lavoro sono censurabili. Dis...
Licenziamento per assenza ingiustificata Cos’è il licenziamento per assenza ingiustificata Il licenziamento disciplinare si verifica in seguito a una scorretta condotta del lavoratore, talmente grave da compromettere il vincolo fiduciario che si è instaurato con il datore di lavoro. Questa particolare tipologia di licenziamento si distingue in due categorie: per giusta causa e per giusti...
Giusta causa licenziamento e dimissioni: quando è prevista? Cos’è la giusta causa e quando si verifica In materia di rapporti di lavoro, la giusta causa è l’evento che consente a una delle due parti di recedere anticipatamente dal contratto senza fornire alcun preavviso. La nozione di giusta causa non è però determinata esplicitamente dalla normativa vigente. L'art. 2119 del Codice Civile, infatti, si l...
Licenziamento orale: cos’è? Quali le conseguenze? Il licenziamento orale è nullo Il licenziamento orale, o verbale, si verifica quando il lavoratore viene allontanato dal proprio posto di lavoro senza che la cessazione del rapporto gli sia comunicata, dal datore di lavoro, con un atto scritto. Dato che per legge il datore di lavoro deve comunicarlo in forma scritta, il licenziamento verbale è ...
Licenziamento collettivo criteri di scelta: a casa più anziani Criteri di scelta per licenziamento collettivo Cambiano i criteri di scelta per il licenziamento collettivo, ossia le regole che un’azienda è chiamata a rispettare quando deve ricorrere al licenziamento collettivo. Quando si trova in queste situazioni, infatti, l’impresa è obbligata ad adottare dei criteri di scelta, definiti in accordo coi sindac...
Licenziamento in Gravidanza: quando è vietato? La legge cerca di tutelare le lavoratrici incinte e le neo mamme, infatti l'azienda non può licenziarle se non in casi straordinari. Vediamo quali sono e quando è possibile il licenziamento in gravidanza o di una lavoratrice che ha appena partorito. Licenziamento in gravidanza o di una neo mamma: quando è vietato  Il datore di lavoro non può lice...
Licenziamento per malattia: quando è legittimo? La legge stabilisce che il dipendente malato non può essere licenziato. Tuttavia, vi sono due casi che prevedono il licenziamento per malattia: nel momento in cui l'assenza supera la durata massima prevista dal contratto collettivo; se, nonostante l'assenza sia inferiore al suddetto limite, questa provochi un grave pregiudizio per l'org...
Guida al licenziamento collettivo Cos’è il licenziamento collettivo Il licenziamento collettivo è l’atto con cui un’impresa opera una significativa riduzione del personale per motivi di crisi, di ristrutturazione aziendale o in vista della chiusura dell’attività. Disciplinato dalla legge n. 223 del 1991, il licenziamento collettivo si realizza attraverso una complessa procedura...
licenziamento ad nutum