Licenziamento disciplinare nullo quando generico

Licenziamento disciplinare nullo se non viene indicato il fatto specifico

Un’azienda può licenziare un dipendente per aver tenuto una condotta illecita (licenziamento disciplinare) solo se la contestazione mossa non è generica. La legge stabilisce infatti che, prima di espellere un dipendente, il datore è tenuto a metterlo al corrente delle ragioni alla base del licenziamento attraverso una lettera in cui devono essere chiaramente specificati i motivi delle recessione dal contratto di lavoro.

In caso il datore di lavoro non rispetti queste direttive, il licenziamento è da considerarsi nullo. Di recente il Tribunale di Milano ha emanato un’ordinanza proprio riguardo ai casi di nullità del licenziamento disciplinare.

Nello specifico, è stato reintegrato sul posto di lavoro il dipendente di una società ferroviaria, accusato di non aver svolto adeguatamente le mansioni assegnate. La contestazione avanzata dall’impresa risultava però troppo generica e non faceva riferimento a inadempimenti specifici o concreti. Accusa che non è stata ritenuta sufficiente a giustificare un licenziamento.

Esempi di licenziamento disciplinare nullo

Per licenziare un dipendente a fronte di comportamenti scorretti o inadempimenti agli obblighi contrattuali, l’azienda deve individuare precisamente i giorni in cui si sarebbero verificati tali eventi.

Contestando ad esempio, un comportamento che il dipendente ha tenuto in molteplici occasioni, senza però indicare quali queste siano, l’azienda non consente al lavoratore di difendersi e presentare eventuali giustificazioni o prove contrarie. Il licenziamento è quindi nullo.

Allo stesso modo si parlerà di licenziamento disciplinare nullo se il datore di lavoro accusa il dipendenti di una “serie di atti di insubordinazione”, senza specificare quando, o come, questi sarebbero avvenuti.

 

Licenziamento Giusta Causa

Licenziamento in prova quando è illegittimo Licenziamento in periodo di prova: quando è previsto il recesso ad nutum Il principio secondo il quale è possibile licenziare un lavoratore solo in caso di giusta causa o giustificato motivo non vale per i soggetti assunti in prova. Durante il periodo di prova, infatti, entrambe le parti possono recedere dal contratto in qualunque momento e non so...
Cause licenziamento individuale Cause licenziamento individuale per giustificato motivo o giusta causa Il licenziamento individuale è l’atto con cui il datore di lavoro mette fine al rapporto che lo lega al proprio dipendente. Disciplinato dalla giurisprudenza italiana, il licenziamento individuale può avvenire per giusta causa o per giustificato motivo (soggettivo e oggettivo)....
Licenziamento per fine appalto: quando è illegittimo? Cos’è il licenziamento per fine appalto Il licenziamento per fine appalto rientra nella categoria del giustificato motivo oggettivo, ossia tra i provvedimenti di licenziamento alla base dei quali risiede un motivo legato alla riorganizzazione aziendale. In caso di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo la legge prevede l’obbligo di rip...
Licenziamento per malattia: legittimo se danneggia l’azienda Assenza per malattia: quando può essere causa di licenziamento Con la sentenza n. 18678 del 4 settembre 2014, la Corte di Cassazione ha preso in esame la questione delle ripetute assenze per malattia, un problema che interessa molte aziende italiane. Sono molti infatti i dipendenti che si dichiarano malati nei giorni immediatamente precedenti o su...
Licenziamento per assenza ingiustificata Cos’è il licenziamento per assenza ingiustificata Il licenziamento disciplinare si verifica in seguito a una scorretta condotta del lavoratore, talmente grave da compromettere il vincolo fiduciario che si è instaurato con il datore di lavoro. Questa particolare tipologia di licenziamento si distingue in due categorie: per giusta causa e per giusti...
Licenziamento periodo di prova Licenziamento periodo di prova: i casi in cui è possibile Il periodo di prova serve al datore di lavoro per testare le capacità professionali del lavoratore in relazione alle mansioni che, in caso di superamento, questi sarà chiamato a svolgere. Durante la prova sia il dipendente che il datore di lavoro possono recedere liberamente dal contratto i...
Licenziamento illegittimo Jobs Act: cosa è cambiato? Illegittimo licenziamento per giusta causa e giustificato motivo Il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act ha cambiato profondamente l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, nella fattispecie per il diritto al reintegro in caso di licenziamento illegittimo. Applicate ai soggetti assunti dopo il 1° marz...
Guida al licenziamento collettivo Cos’è il licenziamento collettivo Il licenziamento collettivo è l’atto con cui un’impresa opera una significativa riduzione del personale per motivi di crisi, di ristrutturazione aziendale o in vista della chiusura dell’attività. Disciplinato dalla legge n. 223 del 1991, il licenziamento collettivo si realizza attraverso una complessa procedura...
Licenziamento disciplinare nullo