Licenziamento in prova quando è illegittimo

Licenziamento in periodo di prova: quando è previsto il recesso ad nutum

Il principio secondo il quale è possibile licenziare un lavoratore solo in caso di giusta causa o giustificato motivo non vale per i soggetti assunti in prova. Durante il periodo di prova, infatti, entrambe le parti possono recedere dal contratto in qualunque momento e non sono tenute a corrispondere l’indennità di mancato preavviso, ovvero tramite licenziamento ad nutum.

Perché il datore di lavoro possa recedere liberamente dal contratto è necessario che il patto di prova sia stato stipulato in modo legittimo, ovvero che risulti per iscritto e sia stato accettato dal lavoratore. Il patto deve inoltre essere precedente o contestuale all’inizio del rapporto di lavoro.

In mancanza di questi requisiti il patto di prova è da considerarsi nullo. Di conseguenza il rapporto di lavoro tra le due parti è a tempo indeterminato e il lavoratore può essere licenziato solo in presenza di giusta causa o giustificato motivo. In altre parole se il patto non è stipulato correttamente, il licenziamento in prova è illegittimo.

Licenziamento in prova conseguenze e casi di illegittimità

Il datore di lavoro è inoltre obbligato a consentire l’esperimento dell’oggetto della prova, durante la quale deve assegnare al dipendente le mansioni per cui era stata stipulata l’assunzione in prova. In caso contrario il licenziamento è illegittimo.

Ricordiamo inoltre che se un dipendente, che in passato ha prestato servizio presso un’azienda collegata, viene nuovamente assunto con patto di prova, l’eventuale licenziamento in prova è illegittimo. Tale accordo è, infatti, qualificato come frode alla legge, poiché è già esistito un rapporto di lavoro tra le parti, e quindi il datore di lavoro era pienamente a conoscenza delle capacità del dipendente.

Tuttavia è possibile stipulare un patto di prova, anche in presenza di un precedente contratto con la stessa società, se nel frattempo sono sopraggiunte cause idonee a giustificarlo, come ad esempio dei gravi problemi di salute o un importante cambiamento delle abitudini di vita.

 

Licenziamento Giusta Causa

Licenziamento periodo di prova Licenziamento periodo di prova: i casi in cui è possibile Il periodo di prova serve al datore di lavoro per testare le capacità professionali del lavoratore in relazione alle mansioni che, in caso di superamento, questi sarà chiamato a svolgere. Durante la prova sia il dipendente che il datore di lavoro possono recedere liberamente dal contratto i...
Guida al licenziamento collettivo Cos’è il licenziamento collettivo Il licenziamento collettivo è l’atto con cui un’impresa opera una significativa riduzione del personale per motivi di crisi, di ristrutturazione aziendale o in vista della chiusura dell’attività. Disciplinato dalla legge n. 223 del 1991, il licenziamento collettivo si realizza attraverso una complessa procedura...
Licenziamento Dipendenti Licenziamento dipendenti privati per giusta causa Il licenziamento di un dipendente è considerato legittimo solo se i motivi che hanno condotto alla recessione del contratto rientrano nei caso di giusta causa o giustificato motivo, come previsto dallo Statuto dei lavoratori e dalla legislazione italiana. Il licenziamento per giusta causa si ha ...
Licenziamento per malattia: quando è legittimo? La legge stabilisce che il dipendente malato non può essere licenziato. Tuttavia, vi sono due casi che prevedono il licenziamento per malattia: nel momento in cui l'assenza supera la durata massima prevista dal contratto collettivo; se, nonostante l'assenza sia inferiore al suddetto limite, questa provochi un grave pregiudizio per l'org...
Licenziamento illegittimo Jobs Act: cosa è cambiato? Illegittimo licenziamento per giusta causa e giustificato motivo Il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act ha cambiato profondamente l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, nella fattispecie per il diritto al reintegro in caso di licenziamento illegittimo. Applicate ai soggetti assunti dopo il 1° marz...
Licenziamento per malattia: legittimo se danneggia l’azienda Assenza per malattia: quando può essere causa di licenziamento Con la sentenza n. 18678 del 4 settembre 2014, la Corte di Cassazione ha preso in esame la questione delle ripetute assenze per malattia, un problema che interessa molte aziende italiane. Sono molti infatti i dipendenti che si dichiarano malati nei giorni immediatamente precedenti o su...
Licenziamento disciplinare nullo quando generico Licenziamento disciplinare nullo se non viene indicato il fatto specifico Un’azienda può licenziare un dipendente per aver tenuto una condotta illecita (licenziamento disciplinare) solo se la contestazione mossa non è generica. La legge stabilisce infatti che, prima di espellere un dipendente, il datore è tenuto a metterlo al corrente delle ragion...
Licenziamento senza giusta causa Licenziamento per giusta causa o giustificato motivo Il datore di lavoro può licenziare i dipendenti solo se sussistono le condizioni per la giusta causa o il giustificato motivo. Si parla di giusta causa di licenziamento quando il dipendente tiene una condotta scorretta tale da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro. Il giustifi...
licenziamento in prova