Dimissioni volontarie: ecco come presentarle

Cosa sono le dimissioni volontarie

Le dimissioni sono l’atto unilaterale attraverso il quale il dipendente comunica al datore di lavoro la volontà di non proseguire il rapporto di lavoro. A differenza di quanto avviene con il licenziamento, che può essere compiuto solo se vi sono delle ragioni che lo giustificano, le dimissioni non devono essere motivate e, quindi, non sono sindacabili.

È necessario però che le dimissioni siano presentate con un congruo preavviso, affinché il datore di lavoro abbia a disposizione il tempo necessario per sostituire il dipendente con un altro lavoratore che abbia le competenze adeguate a svolgere i compiti affidati al dimissionario.

La durata del periodo di preavviso viene definita in base a quanto disposto dalla contrattazione collettiva e varia in base all’inquadramento e all’anzianità di servizio del lavoratore.

Quando sono previste le dimissioni senza preavviso

In caso il dipendente non rispetti il periodo di preavviso è soggetto all’applicazione di una sanzione da parte del datore di lavoro, che dall’ultima retribuzione può detrarre quanto dovuto per il periodo di preavviso. In alcuni casi però è possibile recedere dal contratto di lavoro con decorrenza immediata e senza il pagamento dell’indennità di mancato preavviso.

Si tratta delle dimissioni per giusta causa, ovvero tutte quelle situazioni in cui il datore di lavoro tiene un comportamento talmente scorretto nei confronti del dipendente da non consentire la prosecuzione del rapporto professionale. Sono alcuni esempi di dimissioni per giusta causa: il mobbing, il mancato pagamento della retribuzione o dei contributi previdenziali, molestie psicologiche e fisiche.

È chiaro dunque che le dimissioni per giusta causa sanzionano gravissime violazioni da parte del datore di lavoro, che non ha dunque diritto al periodo di preavviso.

Come presentare la lettera di dimissioni

Le dimissioni devono essere presentate in forma scritta, pena la nullità del recesso. La lettera di dimissioni va consegnata in duplice copia, a mano o inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno, al datore di lavoro (o all’ufficio del personale).

Una volta presa visione delle dimissioni, il datore di lavoro trasmette la comunicazione al Centro per l’impiego. A questo punto il lavoratore può scegliere se convalidare le dimissioni, recandosi al Centro per l’impiego o alla Direzione territoriale del lavoro, o sottoscrivere una dichiarazione di convalida sulla ricevuta di trasmissione delle dimissioni al Centro per l’impiego.

Se il dipendente non convalida le dimissioni, il datore di lavoro deve invitarlo a provvedere spedendogli una raccomandata entro 30 giorni. Quest’ultimo ha sette giorni di tempo per:

  • convalidare le dimissioni
  • replicare al datore di lavoro contestando le dimissioni
  • ritirare le dimissioni.

 

Licenziamento Giusta Causa

Jobs Act licenziamento per motivi economici Jobs Act licenziamento motivi economici: quando è previsto Quando sussistono i presupposti per una riduzione del personale legati alla riorganizzazione dell’azienda, il Giudice deve verificare che il licenziamento sia l’unica soluzione applicabile. Prima di licenziare un dipendente per giustificato motivo oggettivo (ossia per ragioni economiche), ...
Licenziamento lavoratore a progetto Licenziamento lavoratore a progetto e sospensione del contratto Il lavoro a progetto, meglio noto come Co.Co.Pro, è la forma di lavoro autonomo che ha sostituito i contratti di collaborazione coordinata e continuativa (i cosiddetti Co.Co.Co). A differenza del tradizionale contratto di lavoro subordinato, il Co.Co.Pro viene incontro alle esigenze d...
Licenziamento lavoratrice madre Licenziamento lavoratrice madre: licenziamento per giusta causa e cessazione attività La legge stabilisce il divieto di licenziare la lavoratrice madre per tutto il periodo compreso tra l’inizio della gravidanza e il compimento di un anno di età del bambino. Tale divieto opera anche nel caso in cui, al momento del licenziamento, il datore di lavor...
Modello lettera licenziamento: come redigerla? Modello lettera licenziamento dipendente: cosa indicare Secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza italiana, il licenziamento di un lavoratore dipendente può avvenire per giusta causa o per giustificato motivo e deve essere comunicato in forma scritta. Il datore di lavoro che intende recedere dal rapporto con un dipendente deve quindi redigere ...
Convenzione Inps Inail 2015 Inps Inail: la nuova convenzione in vigore da gennaio 2015 Lo scorso 2 aprile Inps e Inail hanno pubblicato una circolare comune per comunicare la nuova Convenzione siglata dai due Istituti. Si tratta di un accordo volto a semplificare l’erogazione coordinata delle prestazioni economiche di malattia e la definizione dei casi di dubbia competenza. ...
Quando e come presentare una lettera di licenziamento Differenza tra lettera licenziamento e lettera di dimissioni Quando si decide di interrompere una collaborazione lavorativa è necessario darne comunicazione formale al datore di lavoro. I Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro stabiliscono che la lettera di dimissioni serve a comunicare, in modo inequivocabile, la volontà del dipendente di rece...
Licenziamento per furto: la giusta causa è legittima Licenziamento senza preavviso per furto Uno dei problemi che affligge le aziende italiane è quello dei furti da parte del personale interno, capita spesso infatti che dipendenti siano licenziati per furto di denaro o beni appartenenti all’azienda. Ma come orientarsi in questi casi? Quali le procedure previste? Il furto, anche tentato, di beni a...
Visita fiscale: procedura di richiesta online e orari Come e perché richiedere controllo malattia Inps L’entrata in vigore del D.L. n. 98 del 6 luglio 2011 ha modificato gli orari delle visite fiscali per i lavoratori assunti nel settore pubblico e privato. Dal 2015 inoltre i datori di lavoro possono richiedere l’attivazione di un controllo fiscale da parte dell’Inps dal primo giorno di malattia del ...
dimissioni