Jobs Act licenziamento per motivi economici

Jobs Act licenziamento motivi economici: quando è previsto

Quando sussistono i presupposti per una riduzione del personale legati alla riorganizzazione dell’azienda, il Giudice deve verificare che il licenziamento sia l’unica soluzione applicabile. Prima di licenziare un dipendente per giustificato motivo oggettivo (ossia per ragioni economiche), il datore di lavoro deve inoltre valutare la possibilità di reimpiegarlo all’interno dell’azienda.

Dalla data di ricezione della comunicazione di licenziamento (nella quale vengono illustrate le ragioni alla base del licenziamento) il lavoratore ha 60 giorni per impugnare il provvedimento e contestarlo se ritenuto ingiusto. La contestazione deve essere inviata al datore di lavoro attraverso una raccomandata.

Jobs Act licenziamento per motivi economici: come contestarlo

Nei successivi 180 giorni il lavoratore può presentare ricorso alla Cancelleria del Tribunale del lavoro competente, oppure inviare al datore di lavoro una richiesta di un tentativo di conciliazione presso la direzione provinciale del lavoro, o una richiesta di arbitrato.

In caso la richiesta di conciliazione o di arbitrato sia rifiutata dal datore di lavoro, o non vada a buon fine (ossia non si riesce a raggiungere un accordo) il dipendente deve depositare un ricorso alla cancelleria del Tribunale entro 60 giorni.

Se il licenziamento è ritenuto illegittimo, il datore di lavoro deve corrispondere delle sanzioni diversificate in base alla data di stipula del contratto. Per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015 in caso di illegittimità, si applica la Riforma Fornero, con un risarcimento che va dalle 12 alle 24 mensilità, in questo caso il rapporto di lavoro è da considerarsi concluso.

Nel caso in cui le motivazioni alla base del licenziamento risultino manifestamente infondate, il Giudice può anche ordinare il reintegro del dipendente.

Sanzioni Jobs Act licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Per i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dopo il 7 marzo 2015 si applica la disciplina prevista dal Jobs Act. In questo caso, se il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è illegittimo, il giudice può condannare il datore di lavoro a pagare un’indennità pari a due mensilità per ogni anno di servizio, con un importo minimo di 4 mensilità e un massimo di 24, ma non ha però il potere di disporre la reintegra.
È bene precisare che regole Jobs Act licenziamento valgono solo se il datore di lavoro ha più di 15 dipendenti ( più di 5 se imprenditore agricolo) in ciascuna sede, stabilimento, ufficio o reparto autonomo e, in ogni caso, non abbia complessivamente più di sessanta dipendenti. In caso contrario le indennità risarcitorie sono ridotte del 50% e non possono comunque superare la soglia di sei mensilità.

 

Licenziamento Giusta Causa

Orari visita fiscale: cosa cambia dal 2015? Nuovi orari visita fiscale per dipendenti pubblici e privati Dal 1° gennaio 2015 sono entrati in vigore i nuovi orari visite fiscali per le assenze di malattia dal lavoro. Prima di passare in rassegna le novità è bene precisare che gli orari delle visite fiscali variano a seconda dal settore in cui è assunto il lavoratore, queste sono condotte dal...
Fac simile lettera di dimissioni: ecco com’è fatto Come presentare una lettera dimissioni La lettera di dimissioni è la comunicazione scritta della volontà del lavoratore di recedere dal contratto che lo lega al datore di lavoro. Le dimissioni vanno presentate entro un certo termine detto preavviso, affinché il datore di lavoro abbia il tempo di sostituire adeguatamente il soggetto dimissionario. ...
Licenziamento lavoratore a progetto Licenziamento lavoratore a progetto e sospensione del contratto Il lavoro a progetto, meglio noto come Co.Co.Pro, è la forma di lavoro autonomo che ha sostituito i contratti di collaborazione coordinata e continuativa (i cosiddetti Co.Co.Co). A differenza del tradizionale contratto di lavoro subordinato, il Co.Co.Pro viene incontro alle esigenze d...
Decreti attuativi Jobs Act Decreti attuativi Jobs Act approvati: tutti i dettagli Il Jobs Act, la riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi, è in vigore dal 7 marzo 2015 e i dati Istat relativi allo stesso mese indicano oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro, il 13% in più rispetto a febbraio, e un tasso di disoccupazione giovanile pari al 43%. Ovviamente è pres...
Licenziamento lavoratrice madre Licenziamento lavoratrice madre: licenziamento per giusta causa e cessazione attività La legge stabilisce il divieto di licenziare la lavoratrice madre per tutto il periodo compreso tra l’inizio della gravidanza e il compimento di un anno di età del bambino. Tale divieto opera anche nel caso in cui, al momento del licenziamento, il datore di lavor...
Inps malattia: a quanto ammonta l’indennizzo? Indennità Inps malattia 2015: a chi spetta L’indennità di malattia Inps è una somma erogata ai lavoratori iscritti all’istituto quando si verifica un evento patologico che ne determina una temporanea incapacità lavorativa. Possono ottenere l’indennità di malattia i disoccupati, i lavoratori sospesi dal lavoro e apprendisti. Hanno diritto all’in...
Modello lettera licenziamento: come redigerla? Modello lettera licenziamento dipendente: cosa indicare Secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza italiana, il licenziamento di un lavoratore dipendente può avvenire per giusta causa o per giustificato motivo e deve essere comunicato in forma scritta. Il datore di lavoro che intende recedere dal rapporto con un dipendente deve quindi redigere ...
Licenziamento per furto: la giusta causa è legittima Licenziamento senza preavviso per furto Uno dei problemi che affligge le aziende italiane è quello dei furti da parte del personale interno, capita spesso infatti che dipendenti siano licenziati per furto di denaro o beni appartenenti all’azienda. Ma come orientarsi in questi casi? Quali le procedure previste? Il furto, anche tentato, di beni a...
jobs act licenziamento