Legislatore italiano stabilisce che ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato può interrompere il rapporto di lavoro in corso presentando le proprie dimissioni volontarie all’azienda datrice di lavoro.
Il dipendente è tenuto a rispettare il periodo di preavviso e le modalità di presentazione delle dimissioni indicate nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento, in modo da fornire al datore di lavoro un periodo di tempo sufficiente per provvedere alla sostituzione del dipendente dimissionario. Nel caso non rispetti il periodo di preavviso previsto, il lavoratore incorre nelle sanzioni indicate nell’articolo 2118 del Codice di Procedura Civile.
Il dipendente dimissionario non è però tenuto a rispettare il periodo di preavviso nel caso in cui il licenziamento avvenga per giusta causa. L’articolo 2119 del Codice Civile stabilisce infatti che, qualora si verifichi una giusta causa, il dipendente ha il diritto di recedere dal rapporto di lavoro senza alcun preavviso, e senza versare all’azienda l’indennità di mancato preavviso.
L’impresa è invece tenuta a corrispondere al lavoratore un’indennità sostitutiva del preavviso e, se decretato da una causa civile, un risarcimento economico per eventuali danni morali o psicologici.
Ma cos’è la giusta causa? Si parla di dimissioni per giusta causa quando il lavoratore recede dal contratto di lavoro a fronte di un fatto imputabile all’azienda che impedisce il normale proseguimento dell’attività lavorativa.
Tali dimissioni sono da ritenersi legittime e inoppugnabili solo a condizione che sussistano la validità e la regolare esistenza della giusta causa. È quindi fondamentale che la giusta causa sussista e possa essere accertata in modo chiaro e inequivocabile.
Sono considerati validi motivi per la giusta causa di dimissioni:
È bene precisare che, stando a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, nonostante vi sia un atto volontario del lavoratore, le dimissioni per giusta causa comportano uno stato di disoccupazione involontaria e, di conseguenza, non escludono la corresponsione dell’indennità di disoccupazione.
Perché abbia efficacia legale, nella lettera di dimissioni per giusta causa il dipendente deve indicare in modo esplicito la volontà di cessare il rapporto lavorativo e di non rispettare il periodo di preavviso, nonché l’elenco dei fatti che hanno determinato la giusta causa di dimissioni.
È necessario inoltre fare esplicita richiesta dell’indennità sostitutiva di preavviso e indicare la data dell’ultima di presenza in azienda e di decorrenza delle dimissioni. Ricordiamo infine che la lettera di dimissioni per giusta causa deve riportare il nome e i recapiti del dipendente e i riferimenti dell’azienda o del datore di lavoro.