L’entrata in vigore dei decreti attuativi Jobs Act ha modificato la procedura di presentazione delle dimissioni volontarie. Il Governo e il Ministero del Lavoro sono già al lavoro per mettere a punto un nuovo modulo per le dimissioni online, attraverso il quale i lavoratori potranno comunicare la propria volontà di dimettersi. In questo modo il Governo mira di contrastare e limitare il fenomeno delle dimissioni in bianco.
La facoltà del dipendente di dimettersi è prevista da tutti i Contratti Collettivi Nazionali e attesta l’inequivocabile volontà a terminare il rapporto di lavoro con l’azienda. La lettera di dimissioni, deve essere redatta su carta semplice seguendo le linee guida de una lettera fac simile, oppure, utilizzando dei modelli standard disponibili gratuitamente online in base alla tipologia delle dimissioni.
Quando si parla di dimissioni volontarie infatti è necessario distinguere tra: dimissioni con preavviso, dimissioni senza preavviso, dimissioni per giusta causa e dimissioni per gravidanza. In ogni caso, a prescindere dalla causa delle dimissioni e dalla formula utilizzata per la lettera, la comunicazione deve essere inviata al datore di lavoro in duplice copia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure consegnata a mano.
Al lavoratore viene dunque rilasciata una copia controfirmata per ricevuta, che attesta la presa visione e l’accettazione delle dimissioni. Stando a quanto stabilito nei CCNL, il dipendente dimissionario è tenuto a rispettare il periodo di preavviso, comunicando la propria volontà di recedere dal contratto con un certo anticipo. In questo modo il datore di lavoro ha il tempo per sostituire il lavoratore.
La durata del preavviso varia in base alla durata del contratto e all’anzianità di servizio del dipendente. Ricordiamo che in caso non rispetti il periodo di preavviso, il dipendente è soggetto all’applicazione di una penale da parte del datore di lavoro. Dall’ultima busta paga è decurtata la retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.
L’unico caso in cui il dipendente non è tenuto a rispettare il periodo di preavviso è costituito dalle dimissioni per giusta causa. Si parla di giusta causa quando il lavoratore si dimette a fronte di una condotta scorretta del datore di lavoro, tale da non consentire la prosecuzione del rapporto nemmeno in via provvisoria.
In base alla normativa introdotta dal Jobs Act, nel giro di qualche mese dimissioni potranno essere inoltrate esclusivamente per via telematica, pena la nullità della risoluzione del contratto di lavoro. Il lavoratore potrà scegliere se inviare autonomamente la comunicazione di dimissioni, o rivolgersi a intermediari abilitati (patronati, sindacati o enti bilaterali).
I moduli per le dimissioni on line saranno poi resi disponibili dal Ministero del lavoro, che li trasmetterà al datore di lavoro e alla Direzione territoriale competente. Per il dimissionario rimane comunque la possibilità di ripensamento. Le dimissioni potranno comunque essere revocate nei 7 giorni successivi alla comunicazione.