Condannato il primario assenteista del Fatebenefratelli di Milano. Giorgio Barzoi, primario del reparto di anestesia dell’ospedale, è stato condannato dal Gup di Milano a un anno e 4 mesi di carcere. Una decisone presa a fronte dei comportamenti scorretti del medico, che timbrava il cartellino e poi si allontanava dal posto di lavoro. Una pratica che il Barzoi avrebbe ripetuto 145 volte solo nel 2013.
Il medico dovrà inoltre corrispondere all’ospedale un risarcimento per 30 mila euro. Condannata anche la collega Roberta Tuveri, che avrebbe coperto le assenze del primario. Per lei 8 mesi di reclusione. I due sono stati processati con rito abbreviato, che in caso di condanna consente di ottenere uno sconto pari a un terzo della pena.
Il Giudice dell’udienza preliminare ha riqualificato il reato contestato da “truffa ai danni dell’azienda ospedaliera” a “falsa attestazione o certificazione della presenza in servizio”, una figura di reato introdotta dalla riforma Brunetta sulla Pubblica Amministrazione del 2009. Una normativa mai utilizzata prima della condanna del Barzoi, ma che riguarda tutti i 3,23 milioni di dipendenti assunti nella PA.
Gli interessati dovranno quindi fare molta attenzione ad assentarsi dal posto di lavoro ion modo ingiustificato o con false motivazioni, dato che si rischia fino a 5 anni di reclusione e il licenziamento in tronco. La legge prevede, infatti, che se il soggetto è ritenuto colpevole sia automaticamente rimosso dal posto di lavoro, dopo l’emanazione della sentenza.