Jobs Act contratti: sanatoria per chi regolarizza i cococo

Jobs Act contratti co co co: in arrivo il Decreto

Dopo il passaggio alle Commissioni del Lavoro di Camera e Senato, il testo del D.lgs. sul riordino dei contratti, conferma la restrizione sui contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Il Governo varerà a breve un decreto che da gennaio 2016 farà inquadrare ope legis tali rapporti come di lavoro dipendente.

Un inquadramento che si applicherà a tutte le collaborazioni che consistono in prestazioni di lavoro personali “continuative, di contenuto ripetitivo e con modalità di esecuzione organizzate dal committente” anche in riferimento a tempi e ai luoghi in cui si svolge l’attività lavorativa.

Da gennaio sarà quindi piuttosto difficile ricorrere ai co.co.co. dato che le prestazioni erogate da questi lavoratori hanno spesso un carattere di “personalità” e “ripetitività” che potrebbe portare alla conversione del rapporto in un contratto di lavoro subordinato.

Jobs Act contratti collaborazione: quali rimangono validi

Il provvedimento non sopprime però la collaborazione autonoma che ha per oggetto un servizio a carattere continuativo, purché questa sia svolta nel rispetto di quanto indicato dall’articolo 2222 del Codice civile.

Le effettive collaborazioni autonome potranno quindi continuare ad esistere, anche se probabilmente il ricorso a questa forma di lavoro sarà inibito dal timore di incorrere in un contenzioso a causa dalla coordinazione insita nel rapporto tra collaboratore e committente e dall’inevitabile carattere ripetitivo dell’attività.

Le collaborazioni coordinate e continuative resteranno in quattro casi, già previsti nella bozza di decreto. Sarà possibile mantenere il rapporto di collaborazione se è disciplinato da accordi collettivi stipulati con i sindacati più rappresentativi sul piano nazionale e se si tratta di una prestazione intellettuale svolta esclusivamente da iscritti ad albi professionali.

Sono conformi alle linee guida del decreto legislativo anche le collaborazioni che hanno come oggetto prestazioni erogate da sindaci o da componenti di collegi o organi di controllo delle società e quelle che vedono impiegati soggetti presso associazioni sportive dilettantistiche, a condizione che siano riconosciute dal Coni.

Jobs Act contratti di collaborazione: sanatoria per chi regolarizza i dipendenti

È bene precisare che rimarranno valide anche le collaborazioni attivate prima dell’entrata in vigore del decreto. È prevista inoltre una sanatoria, a partire dal 1° gennaio 2016, per i datori di lavoro privati che stabilizzeranno i collaboratori attualmente impiegati come co.co.co., co.co.pro. o titolari di partita IVA, assumendoli con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Chi provvederà a regolarizzare queste posizioni otterrà l’estinzione degli illeciti amministrativi, contributivi e fiscali legati all’erronea qualificazione del precedente rapporto di lavoro. Fanno tuttavia eccezione gli illeciti già accertati a séguito di accessi ispettivi precedenti alla data dell’assunzione del lavoratore regolarizzato.

Una particolare deroga viene concessa alle pubbliche amministrazioni, dove le collaborazioni coordinate e continuative potranno essere utilizzate fino al 31 dicembre 2016. Successivamente saranno vietate esattamente come per il settore privato.

 

Licenziamento Giusta Causa

Licenziamenti collettivi Grecia: sì, se richiesti dalla Troika Rischio di licenziamento collettivo in Grecia: colpititi giornalisti e addette alle pulizie Appena riassunti rischiano di nuovo il licenziamento. Sono i lavoratori che la Syriza ha reintegrato di recente e che adesso potrebbero essere di nuovo licenziati. Il nuovo memorandum imposto dalla troika al governo Tsipras, contiene infatti una postilla ch...
Naspi Inps: partono le erogazioni. Ecco come richiederla Naspi Inps domanda: attivate le procedure dal 15 luglio Dal 15 luglio 2015 è possibile usufruire della Naspi. È questa la novità che sta mettendo in moto migliaia di disoccupati italiani per la richiesta della nuova misura di sostengo al reddito. Dopo oltre due mesi di rodaggio, la nuova indennità di disoccupazione introdotta dal Jobs Act è divent...
Jobs Act assunzioni in aumento: tutto merito dell’estate? Jobs Act assunzioni in crescita a maggio: ecco le ragioni In aumento i rapporti di lavoro in Italia. Lo ha detto il Ministero del Lavoro, dichiarando che a maggio 2015 sono stati sottoscritti 184707 nuovi contratti. Un dato senza dubbio positivo, ma che certo non deve sorprendere. Le nuove assunzioni sono, infatti, piuttosto in linea con quelle re...
Come dimettersi per via telematica? – Guida per la procedura online Dal 16 marzo 2016 grazie al Jobs Act, è possibile presentare le proprie dimissioni tramite procedura online. La modalità telematica è obbligatoria e l'unica possibile per i lavoratori dipendenti che vogliano interrompere il rapporto lavorativo volontariamente. Tuttavia per questa categoria, esistono delle eccezioni che tratteremo nello specifico...
Licenziato giocatore inglese: sesso con maglia della squadra Licenziato giocatore inglese, punito Jay Hart v giocatore semiprofessionista inglese, che gioca, anzi giocava, come attaccante nel Clitheroe. Il 24enne, peraltro padre di due figli, è stato beccato negli spogliatoi della squadra mentre aveva un rapporto sessuale con una tifosa, con ancora la divisa ufficiale addosso. L’incontro piccante sarebbe...
Licenziamenti pubblica amministrazione: ora è più facile Revoca dell’incarico e licenziamenti pubblica amministrazione: nuova delega al ddl Licenziamenti più facili e stretta sulle assenze, con il trasferimento all’Inps dei controlli in caso di malattia. Ruolo unico per i dirigenti, che potranno fare carriera solo se riceveranno valutazioni positive, avranno incarichi a tempo determinato e potranno anch...
Licenziamento per permessi legge 104 Licenziamento per permessi legge 104, legittimo anche in mancanza del codice Con la sentenza n. 8784 del 30 aprile 2015 la Corte di Cassazione ha definito legittimo il licenziamento per utilizzo improprio dei permessi legge 104/92, anche in caso di mancata affissione in azienda del codice disciplinare. La decisione della Suprema Corte si basa n...
Taglio costo del lavoro 2016 Taglio costo del lavoro per il 2016 Nonostante la riduzione dell’Irap e la decontribuzione triennale per i neoassunti a tempo indeterminato, l’onere fiscale applicato sul lavoro e sul capitale è molto elevato in Italia rispetto agli altri Stati membri dell’UE. A dichiararlo è la Commissione Europea con le ultime raccomandazioni inviate all’Italia:...
jobs act contratti